Chiarimenti su fattura da fornitore italiano con indicazione partita Iva tedesca

Sul punto facciamo presente che il fornitore, a tutti gli effetti soggetto passivo Iva in Italia, dal momento che qui ha sede sociale e amministrativa, si è identificato ai fini fiscali in Germania (ottenendo una partita Iva, che corrisponde a quella indicata in fattura) e ha effettuato una transazione di acquisto merce da una società tedesca (la cui partita Iva è indicata nel CMR) appartenente allo stesso gruppo societario cui fa parte l’impresa italiana fiscalmente rappresentata in Germania.

Detto questo, il caso in questione, a nostro avviso, riproduce un esempio di operazione di “triangolazione” tra soggetti passivi comunitari, così schematicamente riassumibile: “rX”, rappresentante fiscale in Germania nominato dall’operatore italiano cui si riferisce la fattura, acquista merce da “Y”, impresa tedesca consociata all’operatore italiano cui si riferisce la fattura (i cui estremi sono indicati nel CMR), chiedendogli di consegnarla al soggetto “Z” (la Società in oggetto), domiciliato in un altro Stato membro (Italia).

Sul versante dell’imposizione Iva, si realizza quanto segue:

–  la cessione da “Y” (impresa tedesca consociata all’operatore italiano) al soggetto “rX” (rappresentante fiscale in Germania) è assoggettata alle disposizioni normative in materia Iva previste dal legislatore tedesco;

–  per il soggetto “rX” l’acquisto dal soggetto “Y” ai fini Iva è sottoposto al trattamento previsto dalla normativa tedesca in materia;

–  la cessione da “rX” al soggetto “Z” (la Società) è a tutti gli effetti una cessione intracomunitaria, ma non imponibile ai sensi dell’art. 41, comma 1, lett. a) del D.L. n.331/1993, riguardante le cessioni non imponibili. La disposizione citata si applica anche alle operazioni di acquisto, dal momento che sono totalmente speculari alle operazioni di cessione intracomunitaria.

Quanto agli adempimenti INTRASTAT, l’operazione, essendo una triangolazione comunitaria, deve essere riepilogata negli appositi elenchi, con riferimento solamente all’operazione di acquisto della Società dal rappresentante fiscale dell’azienda cedente in Germania. Si precisa, inoltre, che trattandosi di operazione triangolare comunitaria, l’elenco riepilogativo (INTRASTAT sezione 2bis) deve essere compilato limitatamente alle sole informazioni di interesse fiscale; in particolare:

– alla colonna 6 (Natura della transazione) deve essere indicato il codice alfabetico “A” (trattasi di operazioni di acquisto);

– alla colonna 2 (Stato) deve essere indicato il codice ISO dello Stato membro del fornitore, la Germania;

– alla colonna 3(Codice Iva) deve essere indicato il codice di identificazione Iva del soggetto fornitore, in questo caso la partita Iva tedesca indicata in fattura.

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