I dividendi costituiscono dei componenti positivi di reddito, o meglio dei proventi finanziari, che devono essere inseriti nella sezione C.16 di conto economico (altri proventi finanziari), in un mastrino rubricato, ad esempio, “dividendi da istituto di credito”.
Secondo quanto sancito anche dai principi contabili, la registrazione dovrà avvenire per competenza e, quindi, i dividendi dovranno essere iscritti prendendo a riferimento il momento in cui sorge il diritto al credito, anche se la delibera assembleare non ha fissato il giorno dell’effettivo pagamento.
Di conseguenza ipotizzando la distribuzione di dividendi per Euro 1.000, avremo:
Infine, cogliamo l’occasione per specificare che, se da un punto di vista contabile l’iscrizione in bilancio dei dividendi sorge in virtù del principio di competenza, la relativa imposizione fiscale avverrà solo nel rispetto del principio di cassa.
Nel caso di società di persone, i dividendi verranno tassati nella misura del 49,72% del loro ammontare (la quota scende al 40% se i dividendi sono relativi ad utili formatisi fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2007).


